Aree edificabili

GRAFICA FATIMA IMMOBILIARE

VIGIANOLe aree edificabili possono diventare agricole anche se vicine alla città

 Tar Lombardia: per la riduzione del consumo di suolo e la tutela ambientale si possono creare zone cuscinetto

 

È legittimo il piano di governo del territorio (PGT) che cambia la destinazione di alcune aree da produttiva ad agricola, anche se non è garantito l’esercizio dell’impresa agricola. Si è espresso in questi termini il Tar Lombardia con la  sentenza 1871/2015. I giudici hanno spiegato che le modifiche apportate al PGT sono adottate per la mitigazione e la tutela ambientale. In questo caso il Comune voleva creare delle aree cuscinetto  fra i quartieri residenziali e le zone con destinazione  produttiva. La destinazione agricola, hanno affermato i giudici, non deve necessariamente garantire l’esercizio dell’impresa agricola, ma può rispondere a finalità di tutela ambientale e paesistica, oltre che di contenimento del consumo di suolo. Nel caso preso in esame, il Comune aveva deciso di destinare a uso agricolo delle aree prima edificabili. I proprietari avevano presentato ricorso sostenendo che si dovesse mantenere l’edificabilità dal momento che le zone erano vicine al centro abitato e alla zona industriale. Secondo il Tar, invece, la decisione del Comune era giustificata dalla presenza di terreni fortemente urbanizzati. Per creare una discontinuità rispetto ad una massiccia edificazione dei luoghi, il Comune aveva dichiarato la non edificabilità delle zone comprese tra le aree a destinazione residenziale e quelle a destinazione produttiva. Il Tar ha quindi respinto il ricorso dei proprietari  ribadendo l’inedificabilità delle aree e la loro destinazione agricola a prescindere dal loro effettivo utilizzo.